Fellini, lustrini e paillettes





Hanno nella bandiera stelle e strisce
Un nulla quindi per il regista americano 
Rob Marshall raccontare “Otto e 1/2" 
di Federico Fellini con tanto di lustrini e paillettes




Guido è un regista in crisi esistenziale, fine dell'ispirazione. Sogni, ricordi, visioni oniriche, personaggi reali e immaginari, si sovrappongono alla realtà. Daniel Day Lewis prende il posto di Mastroianni, la passione per le donne resta, ma nulla a che vedere con la scena dell'harem (“la felicità è poter dire la verità senza fare soffrire nessuno") scorretta, misogena, oggi improponibile: in un casolare, avvolto dalla neve, un caravanserraglio di prototipi femminili, giovani, meno giovani, rozze, bellissime, intelligenti, frivole, prostitute e baraccone, sono pronte a esaudire ogni desiderio di Guido in versione b/w.




Nine di Rob Marshall (2009)


Nella versione lustrini e pallettes
insieme all'icona felliniana Saraghina, la borghesissima moglie, l'amante appariscente e sfacciata, la bellissima 
e glaciale attrice protagonista 
arriva una giovanissima redattrice di Vogue 
Prende e torna al suo mondo glam 





Poi c'è Felini “gourmand della vita"
la passione la buona tavola

Le cronache mondane raccontano che insieme alla sua troupe, durante le pause di lavorazione de La Dolce Vita, Fellini si concedesse bruschette e telline sulla spiaggia di Fregene.






La bruschetta 

Per la ricetta si va d'istinto, la classica prevede pane abbrustolito, aglio fresco, sale, e un filo d'olio Evo. L'aglio va sfregato sopra il pane caldo, appena uscito dal forno.
Perfetta anche senza, con i pomodorini freschi aromatizzati con erba cipollina, basilico, sale, olio Evo e un pizzico di peperoncino.



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